Descrizione
Un Brut Nature, prodotto senza dosaggio in poche preziose bottiglie e solo nelle annate migliori. Questo vino rende esplicite le sfumature delle uve Pinot Nero coltivate nelle terre di Zenevredo, accogliendo il loro carattere volubile ed esclusivo. Le viti vecchie più di trent’anni, le rese assai contenute, la vinificazione in piccole partite per singola parcella con il Metodo Classico offrono uno Spumante dal tratto elegantemente aggraziato che ricorda le colline dell’Oltrepò.
Awards

Perlage

Profumo

Colore

Sapore
Servire a:
06 - 08 °C.
Longenvità:
05 - 10 anni

- Anno di avviamento: 1987
- Enologo: Piernicola Olmo
- Bottiglie prodotte: 1.000.000
- Ettari: 152
In epoca medioevale il paese sarà chiamato Zenevredo della Pusterla per l’appartenenza quasi completa del suo territorio al Monastero di Santa Maria Teodote, detto anche della Pusterla, per una piccola porta (pursterna) aperta nel secolo XII nel muro di cinta dell’edificio, che dava accesso diretto all’esterno, senza dover pagare dazi.
Ma qual è la storia vitivinicola dell’Oltrepò Pavese? Sono stati probabilmente i Barbari a chiamare così le terre che essi incontrarono dopo aver attraversato il fiume Po, scendendo dal nord. Abitato dai Liguri e dai Galli Insubri, l’Oltrepò passa sotto la dominazione romana dopo la famosa battaglia di Clastidium (l’attuale Casteggio) avvenuta nel 222 a.C.
Con i Romani il territorio ha un forte sviluppo, grazie anche alla costruzione delle principali vie di comunicazione. A quell’epoca, come risulta dalle cronache di Plinio Il Vecchio, la viticoltura si praticava con successo e, come racconta Columella, si bevevano buoni vini. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, furono i Barbari a occupare queste terre.
In epoca medievale, si avvicendarono sul territorio famose famiglie nobiliari e clericali.
Furono i Malaspina, i Visconti, i Beccaria, i Dal Verme, gli Sforza che ebbero il controllo del territorio e firmarono la storia dell’Oltrepò lasciando traccia del loro antico potere anche nelle torri, nei castelli, nelle chiese e nei bellissimi palazzi che si possono ammirare oggi nelle città e nei borghi pavesi.
L’Oltrepò è stata nei secoli una terra molto contesa. Attraverso i trattati di pace passò nelle mani delle grandi potenze del tempo: Francia, Spagna, poi l’Austria che, sotto il regno di Maria Luisa, cedette l’Oltrepò alla corona di Sardegna con il trattato di Worms (1743).
I primi studi sull’ampelografia e i censimenti catastali effettuati alla fine del ‘700 testimoniano l’alta vocazione enologica del territorio e la grande diffusione della viticoltura. Agli inizi dell’800, dopo un breve ritorno ai Francesi sotto Napoleone, l’Oltrepò era ancora parte del regno di Sardegna ed è proprio in questo periodo che i viticoltori piemontesi iniziarono la coltivazione del vitigno pinot nero nelle terre ad est delle zone storiche Langhe, Asti, Monferrato. Scopri di più


Nome | Oltrenero Pinot Nero Brut Nature 2019 |
---|---|
Tipologia | Bianco spumante metodo classico pas dosé |
Classificazione | Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG |
Annata | 2019 |
Formato | 0,75 l |
Grado alcolico | 12.5% in volume |
Vitigni | 100% Pinot Nero |
Nazione | Italia |
Regione | Lombardia |
Produttore | Tenuta Il Bosco |
Ubicazione | Zenevredo (PV) |
Composizione del terreno | Terreno profondo, argilloso-limoso-calcareo con presenza di marne. |
Sistema di allevamento | Guyot |
N. piante per ettaro | 4500 ceppiHha |
Resa per ettaro | 70 q/Ha |
Vendemmia | Manuale. Terza settimana di agosto. |
Vinificazione | Tra i 30 ha di Pinot Nero della tenuta vengono selezionate solo le uve che raggiungono la massima qualità per la produzione di Oltrenero. Le uve sono raccolte manualmente in piccole cassette da 16 kg. Alla pressatura soffice delle uve intere con un’estrazione del 45% di mosto fiore segue la decantazione statica per 12 ore a 16 °C. La fermentazione alcolica si svolge per circa 12 giorni a 18 °C. |
Affinamento | Al termine di questo periodo il vino matura in parte in tini di acciaio e in parte in grandi botti di rovere sino alla primavera successiva alla vendemmia. La seconda fermentazione e l’affinamento sur lie in bottiglia si protraggono per circa 48 mesi, seguiti da 3 mesi dopo la sboccatura. |
Allergeni | Contiene solfiti |