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Tenuta Il Bosco

Oltrenero Pinot Nero Brut Nature 2019

Bianco spumante metodo classico pas dosé

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Prezzo di listino €27,00
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3 bottiglie

Disponibilità immediata
Denominazione Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG
Formato 0,75 l
Grado alcolico 12.5% in volume
Area Lombardia (Italia)
Vitigni 100% Pinot Nero
Affinamento Al termine di questo periodo il vino matura in parte in tini di acciaio e in parte in grandi botti di rovere sino alla primavera successiva alla vendemmia. La seconda fermentazione e l’affinamento sur lie in bottiglia si protraggono per circa 48 mesi, seguiti da 3 mesi dopo la sboccatura.
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Descrizione

Un Brut Nature, prodotto senza dosaggio in poche preziose bottiglie e solo nelle annate migliori. Questo vino rende esplicite le sfumature delle uve Pinot Nero coltivate nelle terre di Zenevredo, accogliendo il loro carattere volubile ed esclusivo. Le viti vecchie più di trent’anni, le rese assai contenute, la vinificazione in piccole partite per singola parcella con il Metodo Classico offrono uno Spumante dal tratto elegantemente aggraziato che ricorda le colline dell’Oltrepò.

Awards

  • 2019

    2

    Questa guida è altamente rispettata e fornisce la più approfondita valutazione dei vini italiani. Ha una lunga tradizione e si basa su degustazioni bendate effettuate da oltre 100 esperti.

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Perlage

Perlage

Spuma soffice e da un perlage di straordinaria finezza.

Perfume

Profumo

Ampio e complesso che ricorda la crosta di pane, con percezioni sia minerali che floreali di rosa e acacia. Le note fruttate sono tipiche del vitigno a bacca nera da cui ha origine: piccoli frutti rossi, tra cui ribes e lampone con un piacevole richiamo agli agrumi e un lieve sentore dolce di pasticceria.

Color

Colore

Giallo paglierino tenue tipico del Pinot Nero con lievi riflessi dorati.

Taste

Sapore

In bocca è sontuoso con una viva sapidità e una freschezza piacevolmente agrumata. Il finale lievemente ammandorlato e tostato completa la sensazione gustativa e la rende particolarmente avvolgente.

Servire a:

06 - 08 °C.

Longenvità:

05 - 10 anni

Spumanti Metodo Charmat

Produttore
Tenuta Il Bosco
Da questa cantina
  • Anno di avviamento: 1987
  • Enologo: Piernicola Olmo
  • Bottiglie prodotte: 1.000.000
  • Ettari: 152
La Tenuta Il Bosco si trova a Zenevredo, piccolo comune della provincia pavese, che negli antichi documenti richiama all’etimologia latina “ginepretum”, per le macchie di ginepro che ricoprivano le colline.

In epoca medioevale il paese sarà chiamato Zenevredo della Pusterla per l’appartenenza quasi completa del suo territorio al Monastero di Santa Maria Teodote, detto anche della Pusterla, per una piccola porta (pursterna) aperta nel secolo XII nel muro di cinta dell’edificio, che dava accesso diretto all’esterno, senza dover pagare dazi.

Ma qual è la storia vitivinicola dell’Oltrepò Pavese? Sono stati probabilmente i Barbari a chiamare così le terre che essi incontrarono dopo aver attraversato il fiume Po, scendendo dal nord. Abitato dai Liguri e dai Galli Insubri, l’Oltrepò passa sotto la dominazione romana dopo la famosa battaglia di Clastidium (l’attuale Casteggio) avvenuta nel 222 a.C.

Con i Romani il territorio ha un forte sviluppo, grazie anche alla costruzione delle principali vie di comunicazione. A quell’epoca, come risulta dalle cronache di Plinio Il Vecchio, la viticoltura si praticava con successo e, come racconta Columella, si bevevano buoni vini. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, furono i Barbari a occupare queste terre.

In epoca medievale, si avvicendarono sul territorio famose famiglie nobiliari e clericali.

Furono i Malaspina, i Visconti, i Beccaria, i Dal Verme, gli Sforza che ebbero il controllo del territorio e firmarono la storia dell’Oltrepò lasciando traccia del loro antico potere anche nelle torri, nei castelli, nelle chiese e nei bellissimi palazzi che si possono ammirare oggi nelle città e nei borghi pavesi.

L’Oltrepò è stata nei secoli una terra molto contesa. Attraverso i trattati di pace passò nelle mani delle grandi potenze del tempo: Francia, Spagna, poi l’Austria che, sotto il regno di Maria Luisa, cedette l’Oltrepò alla corona di Sardegna con il trattato di Worms (1743).

I primi studi sull’ampelografia e i censimenti catastali effettuati alla fine del ‘700 testimoniano l’alta vocazione enologica del territorio e la grande diffusione della viticoltura. Agli inizi dell’800, dopo un breve ritorno ai Francesi sotto Napoleone, l’Oltrepò era ancora parte del regno di Sardegna ed è proprio in questo periodo che i viticoltori piemontesi iniziarono la coltivazione del vitigno pinot nero nelle terre ad est delle zone storiche Langhe, Asti, Monferrato.
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Eccellente aperitivo, si accompagna a tutti i più pregiati antipasti. Per la sua struttura può essere abbinato a tutto pasto, con risotti e paste delicate, piatti di mare e sushi e perfino con piatti a base di carne.

Antipasti
Pesce
Crostacei

Nome Oltrenero Pinot Nero Brut Nature 2019
Tipologia Bianco spumante metodo classico pas dosé
Classificazione Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG
Annata 2019
Formato 0,75 l
Grado alcolico 12.5% in volume
Vitigni 100% Pinot Nero
Nazione Italia
Regione Lombardia
Produttore Tenuta Il Bosco
Ubicazione Zenevredo (PV)
Composizione del terreno Terreno profondo, argilloso-limoso-calcareo con presenza di marne.
Sistema di allevamento Guyot
N. piante per ettaro 4500 ceppiHha
Resa per ettaro 70 q/Ha
Vendemmia Manuale. Terza settimana di agosto.
Vinificazione Tra i 30 ha di Pinot Nero della tenuta vengono selezionate solo le uve che raggiungono la massima qualità per la produzione di Oltrenero. Le uve sono raccolte manualmente in piccole cassette da 16 kg. Alla pressatura soffice delle uve intere con un’estrazione del 45% di mosto fiore segue la decantazione statica per 12 ore a 16 °C. La fermentazione alcolica si svolge per circa 12 giorni a 18 °C.
Affinamento Al termine di questo periodo il vino matura in parte in tini di acciaio e in parte in grandi botti di rovere sino alla primavera successiva alla vendemmia. La seconda fermentazione e l’affinamento sur lie in bottiglia si protraggono per circa 48 mesi, seguiti da 3 mesi dopo la sboccatura.
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