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Ceretto

Ceretto Langhe Arneis Blangè 2023

Bianco fermo

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Prezzo di listino €19,00
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Denominazione Langhe DOC
Formato 0,75 l
Grado alcolico 13.0% in volume
Area Piemonte (Italia)
Vitigni 100% Arneis
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Descrizione

Il 12% delle bottiglie di Arneis prodotte in Piemonte è rappresentata dal Blangè. Del Blangè ci s’innamora, come di una bellissima donna per sempre giovane. Nato nel 1985, l’Arneis Blangè, fu tra le prime grandi scommesse di Bruno e Marcello Ceretto. Difficile pensare a un bianco, nel grande momento dei rossi, per Ceretto, invece, fu un’intuizione geniale. Il primo appezzamento fu acquistato sulle colline di Vezza d’Alba, dove il raro vitigno autoctono avrebbe regalato molto più che una nuova etichetta alla collezione. Questo bianco, fruttato, dal leggero perlage, oggi apprezzato in tutto il mondo, è un vino che, nel suo curioso nome alla francese, evoca un concetto di eleganza. Negli anni il Blangè è diventato l’emblema dell’intuito e della creatività dei fratelli Ceretto. Il termine Blangè deriva da boulanger, il panettiere dei francesi insediati nelle vicinanze di Cherasco in tempi remoti. E allora, voilà, cose vere, gesti e idee semplici a partire dall’etichetta ‘spudorata’ creata dal designer milanese Silvio Coppola per svelare, come attraverso uno spacco seducente, l’anima intensa del Blangè.

Perfume

Profumo

Richiama profumi di mela limoncella, scorza di cedro, mandorla e lieviti.

Color

Colore

Paglierino splendente.

Taste

Sapore

Bocca intrisa di viva freschezza, agrumata, con bel ritmo gustativo. Da frittura di paranza.

Servire a:

10 - 12 °C.

Longenvità:

03 - 05 anni

Vini Bianchi Giovani e Freschi

Produttore
Ceretto
Da questa cantina
  • Anno di avviamento: 1937
  • Enologo: Alessandro Ceretto
  • Bottiglie prodotte: 900.000
  • Ettari: 105
Quando nel 2014 l’UNESCO ha proclamato i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero Patrimonio Mondiale dell’Umanità, per noi è stato il riconoscimento di un'intuizione che aveva più di mezzo secolo. L’azienda vinicola Ceretto nacque negli anni ‘30 del Novecento: Riccardo Ceretto, che non possedeva vigneti, vinificava comprando uve altrui. La svolta coincise con l’ingresso in azienda dei figli Bruno e Marcello, che portavano con sé un pensiero innovativo per l’epoca: l’importanza della terra. Se oggi questa appare un’ovvietà, la Langhe di allora ricordavano da vicino la miseria della vita contadina - descritta così bene da Beppe Fenoglio nel suo romanzo “La Malora” - e Riccardo era restio a investire nell’acquisto di terreni.

Ma Bruno e Marcello avevano in mente le vigne di Borgogna, dove da più di un secolo si produceva vino eccellente grazie a un modello che teneva conto delle peculiarità di ciascun vigneto - e infatti ancora oggi si indica con il termine francese cru. Negli anni ‘60 Bruno e Marcello cominciarono a mappare i terreni da cui venivano i vini migliori, e ad acquistare i vigneti. Dalla terra non si sarebbero più allontanati: per Marcello, quella del 2020 è stata la sessantesima vendemmia trascorsa in vigna, tra i filari che conosce così bene, a raccogliere uva e a discutere con i vendemmiatori di pioggia, di arsura, di malanni della vite, restando in campagna fino al momento di rientrare con le cassette di uva in cantina.

Ai loro figli, Bruno e Marcello hanno consegnato un territorio preservato in modo magistrale, che da tempo ha smesso di sognare la Borgogna ed è diventato a sua volta un modello su cui sono puntati gli occhi del mondo. Così ci prepariamo al futuro: la nostra famiglia è un gruppo con una visione condivisa, che prende decisioni collegiali, guidate dal rispetto per la competenza: diamo gli strumenti a chi ha un contributo da dare - all’azienda, e al territorio - per affermare la sua visione.

Ognuna delle iniziative in cui ci cimentiamo ha la nostra impronta genetica ed esprime gli stessi valori. Tutto è cultura: dall’alta gastronomia di Piazza Duomo alla cucina piemontese tradizionale della Piola, fino ai nostri progetti artistici. La Cappella di Sol Lewitt e David Tremlett, in un vigneto di Barolo Brunate a La Morra, colloca l’arte in un paesaggio agricolo, e mentre lo eleva lo celebra: c’è una componente educativa, non imposizione dall’alto ma contaminazione dal basso. Lo stesso vale per il percorso verso la sostenibilità ambientale intrapreso in vigna e in cantina: non ci pensiamo in competizione con altri vignaioli, ma siamo fieri di mostrare che anche chi coltiva molti ettari può lavorare nel rispetto dell’ambiente. Il nostro destino è aprire nuove strade.
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Pasta
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Crostacei
Formaggi
Pesce magro

Nome Ceretto Langhe Arneis Blangè 2023
Tipologia Bianco fermo
Classificazione Langhe DOC
Annata 2023
Formato 0,75 l
Grado alcolico 13.0% in volume
Vitigni 100% Arneis
Nazione Italia
Regione Piemonte
Produttore Ceretto
Ubicazione Alba, Vezza d'Alba, Castellinaldo and Castagnito (CN)
Clima Altitudine: 210 - 290 m.s.l.m.
Composizione del terreno 51% argilla, 18% sabbia, 31% limo.
N. piante per ettaro 4.300 ceppi/ha
Vinificazione Criomacerato per il 40%, con tempi e temperature differenti in base alla valutazione dello stato dell'uva. Tutto è poi seguito utilizzando nuove tecniche nella lavorazione a freddo in vasche di acciaio. La temperatura è controllata attraverso un sistema computerizzato centrale, che garantisce un omogeneo sviluppo del vino nel suo evolversi, intervenendo da vicino nel biometabolismo stesso dei lieviti.
PH 8.0
Allergeni Contiene solfiti