Descrizione
Il Chianti Classico San Lorenzo dell'azienda Castello di Ama prende il nome dalla vallata su cui si affacciano i vigneti da cui provengono le uve per la sua produzione. La presenza di due ville settecentesche rende il paesaggio tra i più suggestivi. La chiesetta dedicata proprio a San Lorenzo, posta al centro del paese di Ama, invece, è stata acquistata dall'azienda vinicola. Il disciplinare prevede che le uve provengano interamente dai vigneti di proprietà dell'azienda. Il territorio è tra i più vocati in assoluto. L'esposizione è ad est/sud-est. I suoli sono di natura argilloso-calcarea di medio impasto che favoriscono il buon drenaggio idrico. Le forti escursioni tra giorno e notte garantiscono la buona maturazione delle uve e un'eccellente concentrazione zuccherina negli acini. Il vino San Lorenzo ha una denominazione che pochi riescono ad ottenere e lo pone ai vertici della piramide qualitativa: Chianti Classico Gran Selezione DOCG. I vitigni utilizzati per la produzione del Chianti Classico San Lorenzo sono Sangiovese 80%, Merlot 13% e Malvasia 7%. La vendemmia, in genere, avviene tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. Le uve Malvasia vengono vinificate per prime seguite da Merlot e, infine, dal Sangiovese. La raccolta manuale consente di far arrivare gli acini integri in cantina, dove vengono sottoposti subito a pigiatura. La fermentazione viene avviata con lieviti indigeni in vasche di acciaio inox con macerazione caratterizzata da continui rimontaggi. Dopo la svinatura il vino viene immesso in barrique per lo svolgimento della malolattica. In seguito, le varie partite vengono assemblate e sottoposte ad invecchiamento in barriques.
Awards

Profumo

Colore

Sapore
Servire a:
18 - 20 °C.
Longenvità:
10 - 15 anni
Tempo di decantazione:
1 ora

- Anno di avviamento: 1972
- Enologo: Marco Pallanti
- Ettari: 70
Durante il Sacro Romano Impero Ama entra a far parte dei possedimenti della famiglia Firidolfi. Il Castello, che è nella denominazione, viene probabilmente distrutto nel XV° secolo durante le invasioni aragonesi in territorio chiantigiano.
Agli inizi del ‘700 sulle rovine del Castello vengono edificate nuove dimore, usando le stesse pietre. Nascono così le ville di proprietà delle famiglie Pianigiani, Ricucci e Montigiani, due delle quali oggi sono patrimonio aziendale.
E’ di quel tempo un documento (luglio 1773) riguardante un rapporto da parte del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, quale Governatore della Toscana che esalta l’alta vocazione dei terreni collinari.
La bellezza del luogo mosse la passione di Tomaso Carini ad iniziare una nuova avventura rivolta alla produzione enologica, coinvolgendo tre amici (GianVittorio Cavanna, Lionello Sebasti e Pietro Tradico) per sviluppare insieme la rinascita di questo territorio.
I quattro imprenditori, capitanati da Cavanna padre e figlio, reimpiantarono buona parte dei vigneti e costruirono una moderna cantina di fermentazione divenuta un modello innovativo per tutto il territorio.
Nel 1982 entra ad Ama Marco Pallanti, giovane agronomo fiorentino e diventa enologo dell'azienda dopo una formazione tecnica all'Università di Bordeaux sotto la supervisione di Patrick Léon.
Lorenza Sebasti, figlia di Lionello, uno dei proprietari, prende in mano la gestione dell’azienda fin dal 1993 ed insieme a Marco condividono con identica passione una visione evolutiva, mettendola in opera con un lavoro che dura da 40 anni.
Oggi nella società è presente la seconda generazione delle famiglie Carini, Tradico e Sebasti. Scopri di più


Nome | Castello di Ama Chianti Classico Gran Selezione San Lorenzo 2015 |
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Tipologia | Rosso fermo |
Classificazione | Chianti Classico DOCG |
Annata | 2015 |
Formato | 0,75 l |
Grado alcolico | 13.5% in volume |
Vitigni | 80% Sangiovese, 13% Merlot, 7% Malvasia Nera |
Nazione | Italia |
Regione | Toscana |
Produttore | Castello di Ama |
Ubicazione | Gaiole in Chianti (SI) |
Clima | Altitudine: 460-525 m. s.l.m. Esposizione: Nord-Est/Sud-Ovest Nord-Est/Sud-Est. |
Composizione del terreno | Argillo-calcareo ricco di scheletro. |
Sistema di allevamento | Spalliera verticale con taglio a Guyot semplice. |
N. piante per ettaro | 5500 |
Vinificazione | La vinificazione è stata indotta da lieviti indigeni e separata per varietà in vasche di acciaio a temperatura controllata tra i 30/33°, con rimontaggi manuali con una permanenza complessiva (cuvaison) di 22 giorni per il Sangiovese, 25 giorni per il Merlot e 26 per la Malvasia Nera. Dopo la svinatura, il vino ha effettuato la fermentazione malolattica in barriques. |
Affinamento | Al termine della fermentazione malolattica è avvenuto l’assemblaggio delle tre varietà. Successivamente il vino è passato in barriques di rovere a grana fine, 18 % nuove per circa 10 mesi. |
Produzione annata | 89780 bottiglie |
Allergeni | Contiene solfiti |