
Profumo

Colore

Sapore
Servire a:
16 - 18 °C.
Longenvità:
05 - 10 anni
Tempo di decantazione:
1 ora

- Anno di avviamento: 1975
- Enologo: Riccardo Pucci
- Bottiglie prodotte: 500.000
- Ettari: 160
Si tratta di una vasta serie di documenti quali lettere, diari, richieste d'acquisto che fanno comprendere quanto fosse ricercato il vino prodotto nel territorio. Ma non si trattava di vino rosso, com'è lecito pensare considerata la fama raggiunta oggi dal Brunello, bensì di Moscadello, un vino bianco dolce. Il termine "Brunello", che sembra derivi dalla colorazione scura assunta dal vino dopo la vinificazione e l'invecchiamento, compare per la prima volta verso la metà dell'ottocento. E' un momento importante per la viticoltura italiana, poiché si stanno per compiere importanti progressi in campo enologico, che vanno ad affiancarsi ad un mutato gusto della popolazione, che tende ad avvicinarsi maggiormente a quello odierno.
Il vino rosso prodotto in zona nasceva, come del resto in gran parte della Toscana, da un uvaggio composto da Sangiovese, chiamato localmente "Brunello", Canaiolo, Colorino, Ciliegiolo oltre ad una piccola selezione di uve bianche, fra le quali non mancava la Malvasia. Si otteneva così un vino pronto, fragrante, non adatto all'invecchiamento. Il cambiamento radicale si ha verso la fine dell'Ottocento, quando si abbandona la strada dell'uvaggio, per percorrere quella del monovitigno, una selezione di sangiovese tipica di Montalcino. Cambia completamente la struttura, e da vino serbevole, di pronta beva, si trasforma in prodotto complesso, dotato di nerbo e gran corpo. Il Brunello prende forma, ma prima che diventi un prodotto conosciuto nel mondo, si devono aspettare molti anni. Dapprima la guerra, poi la fillossera, ancora la guerra: sono tutti eventi che ritardano lo sviluppo della produzione, tanto che fino agli anni Cinquanta ci si limita a commercializzare solo poche migliaia di bottiglie. E' grazie al boom degli anni Sessanta, ai primi investimenti fatti nelle vigne che il "fenomeno Brunello" comincia a prendere corpo. Risalgono a quest'epoca l'attribuzione della DOC e la costituzione del Consorzio di Tutela, che accompagnerà poi il Brunello all'approvazione della Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 1980, primo vino italiano a fregiarsi di tale riconoscimento.
In questo contesto, ritenuto perfettamente favorevole alla coltura della vite, opera la Cantina di Montalcino, l'unica struttura a carattere cooperativistico che risulta in attività nella zona ilcinese. Fondata nel 1975, è stata rilevata dalle Cantine Leonardo nel 1990. Conta 90 soci conferitori, che con i loro terreni coprono una superficie di 108 ettari di terreno. La cantina ha sede in Val di Cava, una delle più belle e dense di fascino della zona, dove risiedono molte delle aziende che conferiscono le uve. Nel corso dell'anno, enotecnici di grand'esperienza ed agronomi di provata capacità collaborano attivamente con i soci, allo scopo di ottenere un uva di ottima qualità. L'obiettivo è di far arrivare alla cantina un frutto in ottimo stato di conservazione, perfettamente maturo e ricco di tutte le sostanze che permettono un giusta vinificazione.Si tratta così di intendere il concetto di cantina cooperativa in chiave moderna, al passo con i tempi, così come è già attuato in molte aziende operanti nei paesi definiti del "Nuovo mondo", che si stanno affermando sui mercati internazionali. Si vuole così stimolare i conferitori ad una produzione sempre più accurata, con il supporto tecnico dell'azienda, garantendo una migliore remunerazione delle uve che rispondono agli standard qualitativi più alti. Scopri di più


Nome | Cantina di Montalcino Rosso di Montalcino 2022 |
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Tipologia | Rosso fermo |
Classificazione | Rosso di Montalcino DOC |
Annata | 2022 |
Formato | 0,75 l |
Grado alcolico | 13.5% in volume |
Vitigni | 100% Sangiovese |
Nazione | Italia |
Regione | Toscana |
Produttore | Cantina di Montalcino |
Ubicazione | Le zone collinari del comune di Montalcino |
Temperatura di fermentazione | 28-30 °C |
Vinificazione | In rosso con macerazione delle bucce per 10 giorni circa. Macerazione media per trovare il giusto rapporto struttura profumo, fermentazione a temperatura di 28-30 °C. |
Affinamento | In botti di rovere di Slavonia per 7-8 mesi. |
Allergeni | Contiene solfiti |