Donnafugata nasce in Sicilia dall’iniziativa di una famiglia che con grande passione ha saputo rivoluzionare lo stile e la percezione del vino siciliano nel mondo.
Il nome Donnafugata fa riferimento al romanzo di Tomasi di Lampedusa il Gattopardo. Un nome che significa “donna in fuga” e si riferisce alla storia di una regina che trovò rifugio in quella parte della Sicilia dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Una vicenda che ha ispirato il logo aziendale: l’immagine della testa di donna con i capelli al vento che campeggia su ogni bottiglia.
Donnafugata in Sicilia conta 3 sedi di produzione storiche. Le antiche cantine di famiglia a Marsala, dove hanno luogo i processi di affinamento e imbottigliamento. La cantina di Contessa Entellina, nel cuore della Sicilia occidentale, con vigneti (270 ettari) e uliveti (9 ettari). La cantina di Khamma a Pantelleria, isola vulcanica tra la Sicilia e l’Africa, con vigneti di Zibibbo (68 ettari) coltivati ad alberello pantesco (Patrimonio dell’Unesco).
Donnafugata

Anno di avviamento
1983
Enologo
Antonio Rallo, Antonino Santoro, Stefano Valla
Bottiglie prodotte
2.400.000
Ettari
385
Tipo di coltivazione
Agricoltura non biologica
Posizione
Via S. Lipari, 18 - Marsala (TP)

Sicilia
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Donnafugata vini
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