Passa alle informazioni sul prodotto
1 su 2

Castello del Terriccio

Castello del Terriccio Lupicaia 2018

Rosso fermo

Passa alle informazioni sul prodotto
1 su 2
Prezzo di listino €122,00
Prezzo di listino €122,00
Prezzo di listino: Indica il prezzo del prodotto prima dell'inizio della € promozione.
Prezzo scontato
In offerta Esaurito
Prezzo più basso: È il prezzo minimo al quale il prodotto è stato venduto nei 30 giorni precedenti alla riduzione di prezzo, compresi altri periodi promozionali.
€366,00

3 bottiglie

Ultime 5 bottiglie rimaste
Denominazione Toscana IGT
Formato 0,75 l
Grado alcolico 14.0% in volume
Area Toscana (Italia)
Vitigni 85% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot, 5% Petit Verdot
Affinamento In barriques d’Allier nuove per una durata complessiva di 18 mesi Imbottigliamento.
Visualizza dettagli completi

Descrizione

E’ il vino di punta dell’Azienda, o meglio il vino che ha fatto conoscere l’azienda nel mondo. Il suo nome trae origine da un luogo del Terriccio in cui i lupi, in passato presenti nell’area, uscivano allo scoperto prima di assalire le prede; in gergo toscano si tratta del cosiddetto “balzello”, cioè del punto in cui il lupo, uscendo dalla macchia, poteva essere ucciso prima di attaccare la preda; da “luogo della caccia al lupo” si passa quindi a Lupicaia.

Awards

  • 2018

    3

    Questa guida è altamente rispettata e fornisce la più approfondita valutazione dei vini italiani. Ha una lunga tradizione e si basa su degustazioni bendate effettuate da oltre 100 esperti.

1 su 1

Perfume

Profumo

Al naso il vino si presenta con un odore di ribes, minerale e suggerimenti di legna fresca.

Color

Colore

Blackcurrant, dark chocolate and mint-laced fruit with mineral aspect.

Taste

Sapore

Al palato il vino risulta corposo, ricco e strutturato.

Servire a:

18 - 20 °C.

Longenvità:

Oltre 25 anni

Tempo di decantazione:

1 ora

Vini Rossi Corposi e Molto Maturi

Produttore
Castello del Terriccio
Da questa cantina
  • Anno di avviamento: 1921
  • Enologo: Carlo Ferrini
  • Bottiglie prodotte: 200.000
  • Ettari: 50
Storia familiare e tradizioni

Le rovine del castello, da cui deriva il nome dell'azienda, ci riportano al Medioevo. Strategicamente posizionato in cima alle colline, abbracciava con lo sguardo tutta la costa tirrenica: era una torre di avvistamento da cui i Pisani potevano scorgere in tempo l'arrivo dei pirati Saraceni ed evitare le loro terribili razzie. Tra il Duecento e il Trecento, il vescovo di Pisa, nipote di papa Bonifacio VIII, in nome della Chiesa Romana, concesse in enfiteusi la tenuta ai conti Gaetani, che ne restarono proprietari per cinque secoli, durante i quali la realtà fortificata del castello lasciò il posto ad una attività agricola sempre più consistente: di qui la costruzione della fattoria per organizzare la produzione di grano, olive e uva, classiche colture della zona, con la realizzazione, nel Seicento, dei fabbricati ed in seguito della cantina aziendale.
Alla fine del Settecento, quel ramo della famiglia Gaetani rimase senza eredi e il Terriccio fu acquistato dai principi Poniatowski, emigrati dalla Polonia, ai quali la proprietà - di grande interesse anche minerario, per la ricchezza di ferro, rame e altri minerali rinvenuti in profondità nei terreni collinari - appartenne fino alla prima guerra mondiale.


La famiglia Serafini Ferri

La storia moderna del Terriccio ha inizio nel primo dopoguerra, quando la Tenuta fu acquisita dai conti Serafini Ferri. Con gli importanti interventi di miglioramento fondiario realizzati negli anni Venti, i Serafini Ferri modernizzarono sensibilmente la fisionomia agricola dell'azienda approfondendo la vocazione agricola del Terriccio. Vennero messi a coltura la maggior parte dei terreni, realizzati oliveti e vigneti e ristrutturati la maggior parte dei vitigni. Fino agli anni Settanta la tenuta, che ospitava ben 60 famiglie di mezzadri, era più conosciuta per l'attività cerealicola (al punto da conquistare il record europeo di produzione del granturco in secondo raccolto), che per l'attività in campo vinicolo e difatti nel 1980 erano solo 25 gli ettari vitati. Ancora oggi è viva l'attenzione verso la coltivazione biologiche di cereali (farro e frumento), foraggio e olivi accanto alla quale è cresciuta sempre più la dedizione verso la coltivazione di uva, tanto che i vitigni coltivati ora occupano 60 ettari di terreno. Sotto la guida di Gian Annibale Rossi di Medelana Serafini Ferri, il Terriccio è un'importante azienda agricola di 1860 ettari che grazie alla cura posta, in particolare nella coltivazione del'uva, produce vini dotati di grande personalità e legati profondamente al loro terroir.
Scopri di più

Carne grigliata, piatti ricchi di funghi, carne con salsa di cioccolata e formaggi stagionati.

Pasta
Carne
Selvaggina
Formaggi
Formaggio stagionato
Maiale

Nome Castello del Terriccio Lupicaia 2018
Tipologia Rosso fermo
Classificazione Toscana IGT
Annata 2018
Formato 0,75 l
Grado alcolico 14.0% in volume
Vitigni 85% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot, 5% Petit Verdot
Nazione Italia
Regione Toscana
Produttore Castello del Terriccio
Clima Altitudine: 120 m. s.l.m., con esposizione Sud/ Sud-Ovest.
Sistema di allevamento Cordone speronato
N. piante per ettaro 3600-4200
Vendemmia Effettuata a mano, a partire dal 6 settembre per il Merlot e dal 21 settembre per il Cabernet Sauvignon e Petit-Verdot.
Vinificazione Fermentation in stainless steel vats at 31°C, 16 days for the Merlot and Petit-Verdot, 20days for the Cabernet Sauvignon.
Affinamento In barriques d’Allier nuove per una durata complessiva di 18 mesi Imbottigliamento.
Acidità totale 5.2
Allergeni Contiene solfiti