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Antinori

Antinori Matarocchio 2011

Rosso fermo

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Prezzo di listino CHF 553.00
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Denominazione Toscana IGT
Formato 0,75 l
Grado alcolico 14.0% in volume
Area Toscana (Italia)
Vitigni 100% Cabernet Franc
Affinamento esteso per 18 mesi, durante i quali ogni fusto è stato controllato e seguito singolarmente. Al termine dell’affinamento si è deciso di imbottigliare soltanto quelle barriques identificate come migliori dal punto di vista dell’integrazione con il vino.
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Descrizione

Matarocchio 2011 è di rara concentrazione e raffinatezza. Al naso grande intensità e complessità. Tra aromi di cacao, ribes, more, si avvertono anche sentori che riconducono alla varietà e che gli conferiscono una personalità unica. In bocca è setoso, ricco e profondo.

Awards

  • 2011

    3

    Una delle più prestigiose guide vini d'Italia.

1 su 1

Servire a:

18 - 20 °C.

Longenvità:

Oltre 25 anni

Tempo di decantazione:

2 ore

Vini Rossi Corposi e Molto Maturi

Produttore
Marchesi Antinori
Da questa cantina
  • Anno di avviamento: 1385
  • Enologo: Renzo Cotarella
  • Bottiglie prodotte: 20.000.000
  • Ettari: 1.400
L'antica famiglia degli Antinori risiede a Firenze dagli inizi del Duecento, quando si trasferisce da Calenzano, un borgo tra Firenze e Prato e dove si hanno notizie già dal 1188. Inizialmente la famiglia si dedica al commercio della seta, iscrivendosi alla corporazione dell’"Arte della Seta" nel 1285.

L’incontro fra la famiglia Antinori e il vino avviene nel 1385, quando Giovanni di Piero Antinori si iscrive all’"Arte dei Vinattieri" valorizzando le proprietà rurali della famiglia nelle campagne del Valdarno, intorno a Firenze.

Tuttavia è con il secolo XVI che Alessandro Antinori, banchiere e mercante, fa conoscere il vino delle proprie tenute sia in Italia che all’estero viaggiando da Lione alle Fiandre, dalla Spagna ad Algeri.

Il vino resterà la passione e l' attività principale della famiglia al punto che nel 1898 viene fondata la "Fattoria dei Marchesi Lodovico e Piero Antinori", dai due fratelli Lodovico e Piero, figli del marchese Niccolò - diretto discendente di quel Niccolò che nel 1506 aveva acquistato Palazzo Antinori e che già molto si era prodigato per far conoscere nel mondo i vini toscani e per farne un prodotto di alta qualità. Da 26 generazioni la famiglia Antinori continua quella storia.

Nel 2023, ai primi di Febbraio, Villa Antinori Toscana IGT 2019 è stato nominato terzo vino al mondo, unico vino italiano, nella Top 10 Values 2022 di Wine Specator: la lista dei 10 vini che secondo la rivista americana rappresentano l'eccellenza mondiale in termini di rapporto qualità-prezzo.
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Carne
Selvaggina
Formaggi

Nome Antinori Matarocchio 2011
Tipologia Rosso fermo
Classificazione Toscana IGT
Annata 2011
Formato 0,75 l
Grado alcolico 14.0% in volume
Vitigni 100% Cabernet Franc
Nazione Italia
Regione Toscana
Produttore Antinori
Storia La Tenuta Guado al Tasso è a circa 80 Km. a sudovest di Firenze, vicino al paese medievale di Bolgheri, in Maremma. La Tenuta di 1.000 ettari si estende dalla costa tirrenica fino alle colline: oltre ai vigneti le coltivazioni comprendono grano, mais, girasole, olivo. I vigneti sono situati ad un'altitudine compresa tra i 45 e i 60 metri s.l.m. su suoli rocciosi e leggermente calcarei. Guado al Tasso è stato prodotto per la prima volta nel 1990.
Ubicazione La Tenuta Guado al Tasso si trova vicino a Bolgheri, sulla costa toscana, 96 km a sud-ovest di Firenze. I 300 gli ettari vitati della Tenuta si trovano al centro del cosiddetto "anfiteatro bolgherese": morbide colline circondano una splendida piana degradando fino al mare e creando un microclima dalle caratteristiche uniche. Guado al Tasso, vino “bandiera” della tenuta, esprime tutta la forza e la morbidezza di questo lembo di Maremma. Ha contribuito ad elevare il bolgherese fra le zone più importanti dell’Europa enologica, esprimendo un carattere spiccatamente mediterraneo fatto di potenza, eleganza ed equilibrio.
Clima Annata caratterizzata da un luglio fresco e un inizio di primavera caldo, con temperature sopra la media. Il germogliamento è avvenuto leggermente in anticipo ma con buona uniformità. Una primavera regolare e un’estate che, fino ai primi di agosto, è stata fresca e caratterizzata da qualche pioggia, hanno favorito un ciclo vegetativo lungo e senza stress. Il caldo di fine agosto, sebbene mitigato dall’influenza del mare, ha provocato qualche irregolarità e variabilità nei tempi di maturazione oltre ad un leggero calo nella produzione. Settembre è stato più mite, con qualche sporadica precipitazione che ha permesso al Cabernet Franc di completare l’ultimo ciclo di maturazione in maniera uniforme, garantendo una eccezionale concentrazione del gusto e dei tannini.
Vendemmia La raccolta delle uve è avvenuta a mano, sono state poi traferite in cantina in cassette da 15kg dove sono state selezionate, prima e dopo la diraspatura.
Tecnica di produzione Pigiatura soffice e una premacerazione a freddo (10°C) in serbatoio di acciaio inox per cinque giorni, alla quale ha fatto seguito l’avvio della fermentazione alcolica con temperature in progressivo aumento fino a 25°C. La macerazione si è prolungata anche dopo la fermentazione, fino ad arrivare complessivamente a 30 giorni.
Vinificazione Il vino è stato messo in barriques di rovere francese (al 100% nuove) di varie origini dove, entro la fine dell’anno, ha completato la fermentazione malolattica.
Affinamento esteso per 18 mesi, durante i quali ogni fusto è stato controllato e seguito singolarmente. Al termine dell’affinamento si è deciso di imbottigliare soltanto quelle barriques identificate come migliori dal punto di vista dell’integrazione con il vino.
Allergeni Contiene solfiti