Descrizione
Matarocchio 2011 è di rara concentrazione e raffinatezza. Al naso grande intensità e complessità. Tra aromi di cacao, ribes, more, si avvertono anche sentori che riconducono alla varietà e che gli conferiscono una personalità unica. In bocca è setoso, ricco e profondo.
Awards
Servire a:
18 - 20 °C.
Longenvità:
Oltre 25 anni
Tempo di decantazione:
2 ore

- Anno di avviamento: 1385
- Enologo: Renzo Cotarella
- Bottiglie prodotte: 20.000.000
- Ettari: 1.400
L’incontro fra la famiglia Antinori e il vino avviene nel 1385, quando Giovanni di Piero Antinori si iscrive all’"Arte dei Vinattieri" valorizzando le proprietà rurali della famiglia nelle campagne del Valdarno, intorno a Firenze.
Tuttavia è con il secolo XVI che Alessandro Antinori, banchiere e mercante, fa conoscere il vino delle proprie tenute sia in Italia che all’estero viaggiando da Lione alle Fiandre, dalla Spagna ad Algeri.
Il vino resterà la passione e l' attività principale della famiglia al punto che nel 1898 viene fondata la "Fattoria dei Marchesi Lodovico e Piero Antinori", dai due fratelli Lodovico e Piero, figli del marchese Niccolò - diretto discendente di quel Niccolò che nel 1506 aveva acquistato Palazzo Antinori e che già molto si era prodigato per far conoscere nel mondo i vini toscani e per farne un prodotto di alta qualità. Da 26 generazioni la famiglia Antinori continua quella storia.
Nel 2023, ai primi di Febbraio, Villa Antinori Toscana IGT 2019 è stato nominato terzo vino al mondo, unico vino italiano, nella Top 10 Values 2022 di Wine Specator: la lista dei 10 vini che secondo la rivista americana rappresentano l'eccellenza mondiale in termini di rapporto qualità-prezzo. Scopri di più


Nome | Antinori Matarocchio 2011 |
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Tipologia | Rosso fermo |
Classificazione | Toscana IGT |
Annata | 2011 |
Formato | 0,75 l |
Grado alcolico | 14.0% in volume |
Vitigni | 100% Cabernet Franc |
Nazione | Italia |
Regione | Toscana |
Produttore | Antinori |
Storia | La Tenuta Guado al Tasso è a circa 80 Km. a sudovest di Firenze, vicino al paese medievale di Bolgheri, in Maremma. La Tenuta di 1.000 ettari si estende dalla costa tirrenica fino alle colline: oltre ai vigneti le coltivazioni comprendono grano, mais, girasole, olivo. I vigneti sono situati ad un'altitudine compresa tra i 45 e i 60 metri s.l.m. su suoli rocciosi e leggermente calcarei. Guado al Tasso è stato prodotto per la prima volta nel 1990. |
Ubicazione | La Tenuta Guado al Tasso si trova vicino a Bolgheri, sulla costa toscana, 96 km a sud-ovest di Firenze. I 300 gli ettari vitati della Tenuta si trovano al centro del cosiddetto "anfiteatro bolgherese": morbide colline circondano una splendida piana degradando fino al mare e creando un microclima dalle caratteristiche uniche. Guado al Tasso, vino “bandiera” della tenuta, esprime tutta la forza e la morbidezza di questo lembo di Maremma. Ha contribuito ad elevare il bolgherese fra le zone più importanti dell’Europa enologica, esprimendo un carattere spiccatamente mediterraneo fatto di potenza, eleganza ed equilibrio. |
Clima | Annata caratterizzata da un luglio fresco e un inizio di primavera caldo, con temperature sopra la media. Il germogliamento è avvenuto leggermente in anticipo ma con buona uniformità. Una primavera regolare e un’estate che, fino ai primi di agosto, è stata fresca e caratterizzata da qualche pioggia, hanno favorito un ciclo vegetativo lungo e senza stress. Il caldo di fine agosto, sebbene mitigato dall’influenza del mare, ha provocato qualche irregolarità e variabilità nei tempi di maturazione oltre ad un leggero calo nella produzione. Settembre è stato più mite, con qualche sporadica precipitazione che ha permesso al Cabernet Franc di completare l’ultimo ciclo di maturazione in maniera uniforme, garantendo una eccezionale concentrazione del gusto e dei tannini. |
Vendemmia | La raccolta delle uve è avvenuta a mano, sono state poi traferite in cantina in cassette da 15kg dove sono state selezionate, prima e dopo la diraspatura. |
Tecnica di produzione | Pigiatura soffice e una premacerazione a freddo (10°C) in serbatoio di acciaio inox per cinque giorni, alla quale ha fatto seguito l’avvio della fermentazione alcolica con temperature in progressivo aumento fino a 25°C. La macerazione si è prolungata anche dopo la fermentazione, fino ad arrivare complessivamente a 30 giorni. |
Vinificazione | Il vino è stato messo in barriques di rovere francese (al 100% nuove) di varie origini dove, entro la fine dell’anno, ha completato la fermentazione malolattica. |
Affinamento | esteso per 18 mesi, durante i quali ogni fusto è stato controllato e seguito singolarmente. Al termine dell’affinamento si è deciso di imbottigliare soltanto quelle barriques identificate come migliori dal punto di vista dell’integrazione con il vino. |
Allergeni | Contiene solfiti |